Audrey Tang ha dotato i tassisti di applicazioni che traducono, in taiwanese, le parole dei turisti. Si affermano forme di democrazia diretta: le petizioni popolari raccolgono soltanto firme elettroniche. Grandi benefici per il Pil e il turismo. E il software dell'esecutivo è libero, senza copyright. L'inchiesta di "Codice" (Rai 1)
di ALDO FONTANAROSA
06 Settembre 2018

ROMA - Se salite su un taxi di Taiwan e non parlare la lingua del posto come è normale, sarà lo stesso tassista a venirvi in aiuto. Come? Un'applicazione sul suo smartphone tradurrà le vostre parole dall'inglese al taiwanese e le sue, dal taiwanese all'inglese.
Dietro questo geniale trucco - che semplifica la vita ai tanti turisti e manager stranieri - c'è una figura molto creativa e certamente geniale. Si chiama Audrey Tang, ha 36 anni e ha in mano il ministero per il Digitale di Taiwan, isola a 180 chilmetri dalla Cina.
Audrey Tang ha una storia personale avvincente. Appassionata di programmazione fin da piccola, teorica del software libero, è stata presto etichettata come genio del computer e addirittura come hacker. Ha suscitato curiosità, poi, il suo percorso personale che l'ha portata ad acquisire un'identità nuova - femminile da maschile - fin dal 2005.
Ma sono le sue idee come amministratrice che ora fanno il giro del mondo. Perché Tang sta aiutando molto l'economia e il turismo dell'isola, grazie a soluzioni semplici e concrete (come l'applicazione per i tassisti).
Ed è anche una questione di metodo. Tang, pur essendo un ministro senza portafoglio, ha la possibilità di intervenire su tutti gli altri ministeri per convertirli alle pratiche digitali. L'approccio trasversale sta funzionando. Tang, peraltro, resta fedele alle sue idee libertarie. Per questo è disponibile a condividere qualsiasi protocollo, software o applicazione abbia ideato con gli altri Paesi del mondo.

I tassisti di Taiwan con l'app che traduce
Come racconta la trasmissione Codice - nella sua utima puntata in onda stasera su RaiUno, alle 23:30 - Taiwan sta sperimentando forme di democrazia diretta. Quando una petizione popolare raggiunge le 5 mila firme (digitali, ovvio), il ministro che la riceve deve rispondere con un atto pubblico. Sono risultati democratici importanti per un'isola, Taiwan, così vicina alla Cina.

Poliziotti che controllano i passanti in Cina
E Codice - condotto da Barbara Carfagna e finora premiato dagli ascolti su RaiUno - ci porta anche dall'altra parte. Proprio in Cina, il digitale assume sembianze più minacciose e inquietanti. Come quando i poliziotti indossano degli occhiali capaci di riconoscere i volti delle persone che camminano in strada, risalendone all'identità. Forme di vigilanza che, in nome della sicurezza, minacciano di comprimere ancora di più le libertà personali.

Passanti sotto controllo