Il Ministero della Cultura ed il Ministero degli Affari Esteri di Taiwan hanno definito con vigore il 2025 come " l'Anno della Cultura Taiwanese in Europa", e la Divisione Culturale dell'Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia ha collaborato con il Filmclub di Bolzano per promuovere la diffusione dei film taiwanesi nell’Italia settentrionale.
Lo storico e prestigioso Bolzano Film Festival Bozen nella sua 38° edizione ha incluso nel suo programma un focus esclusivo su Taiwan, ovvero un approfondimento sul cinema taiwanese che ha previsto la proiezione di una selezione accurata di otto lungometraggi e documentari taiwanesi dal 5 al 12 aprile presso il FILMCLUB Capitol di Bolzano.
È la prima volta, in oltre quattro anni dall'istituzione della Divisione Culturale dell'Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia, che l'operato della Divisione si estende alle aree bilingui dell'Italia nord-orientale (lingue ufficiali italiano e tedesco), con l'obiettivo di presentare al pubblico locale e all'industria cinematografica la peculiarità di Taiwan e la profondità della sua creatività culturale attraverso la piattaforma del Festival e il programma tematico esclusivo.
Sotto la direzione di Vicenzo Bugno, nuovo Direttore Artistico del Bolzano Film Festival Bozen, e con la sua visione unica in qualità di Direttore del World Cinema Fund della Berlinale, il "Focus Taiwan” ha presentato una selezione di film tra i quali Days e Goodbye Dragon Inn di TSAI Ming-liang, Millenium Mambo di HOU Hsiao-Hsien in 4K, Old Fox di HSIAO Ya Chuan, Gaga di Laha Mebow, And Miles to Go Before I Sleep di Tsai Tsung-Lung insieme ad altre coproduzioni transfrontaliere come Mongrel e Stranger Eyes - Sguardi Nascosti.
Quattro registi taiwanesi sono stati invitati a partecipare all'evento "Focus Taiwan", tra cui la regista premiata ai Golden Horse Awards, Laha Mebow, il documentarista Tsai Tsung-Lung, l'attrice veterana Lu Yi-Ching, nominata ai Golden Horse Awards per il suo ruolo in Mongrel, e il produttore italo-taiwanese Stefano Centini .
Le proiezioni di ciascun film sono state arricchite da interventi e presentazioni condotte da esperti del cinema, da discussioni successive alle proiezioni con i registi taiwanesi e da una masterclass del regista Tsai Tsung-Lung in collaborazione con la scuola di documentari locale, la Zelig Documentary School di Bolzano, che ha offerto al pubblico l’oppurtunità di sperimentare dal vivo cosa significa lavorare ad un documentario scambiando riflessioni e idee con il famoso regista taiwanese.
A coronamento dello speciale su Taiwan, il 10 ottobre si sono svolti l'artist talk sul cinema taiwanese e l’evento di networking, entrambi hanno portato a un fitto scambio di contatti e vedute tra amanti e esperti di cinema. Il pubblico ha partecipato alle attività con entusiasmo, infatti sia giornalisti che spettatori sono intervenuti più volte, ponendo domande agli artisti taiwanesi incentrate sull’identità culturale di Taiwan.
Laha Mebow ha spiegato che, dal punto di vista degli indigeni, "...sia i miei film che il lavoro del regista Tsai Tsung-Lung sui lavoratori migranti hanno incorporato l'identità taiwanese nelle loro metafore, e questa è la differenza tra un film e un video promozionale... ", il che non solo ha ricevuto un applauso dal pubblico, ma ha anche lasciato una profonda impronta sul pubblico del Nord Italia riguardo alla combinazione di qualità sociali e artistiche del cinema taiwanese.
Sin dalla sua nascita nel 1987, il Bolzano Film Festival Bozen ha posto al centro del suo spirito curatoriale le culture di confine, le comunità multilingue e le problematiche delle minoranze, concentrandosi sulle tensioni culturali e sulle narrazioni pluralistiche al confine.
Da quando Vincenzo Bugno, Direttore del World Cinema Fund della Berlinale, ha assunto la direzione artistica nel 2023, il Festival ha rafforzato la sua attenzione curatoriale sulla prospettiva delle terre di confine, della convergenza culturale e dell'assistenza sociale. Il Direttore Vincenzo Bugno ha dichiarato: "Il cinema taiwanese non solo dimostra una matura capacità narrativa e una forma estetica raffinata, ma fornisce anche un eccellente punto di ingresso per comprendere i cambiamenti sociali e culturali della società taiwanese contemporanea, e questo è il momento in cui dovremmo preoccuparci e comprendere maggiormente il cinema taiwanese. Questo tema non solo espande la connessione tra i registi taiwanesi e italiani, ma contribuisce anche ad approfondire le basi della cooperazione tra i film taiwanesi e il mercato europeo".
Secondo la Divisione Culturale dell'Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia, i film taiwanesi si sono affermati nei festival cinematografici italiani sin dalla fine degli anni '80. Partecipando a questi programmi tematici incentrati su un Paese specifico, il Ministero della Cultura di Taiwan non solo continuerà ad ampliare la conoscenza dell’industria cinematografica italiana e degli appassionati di Taiwan, ma approfondirà anche la connessione dei film taiwanesi nella rete dei festival cinema in Europa e nel mercato internazionale, per diffondere la diversità, la tolleranza e la creatività della società taiwanese.
